Programma Settembre 2022
LETTERA APOSTOLICA “DESIDERIO DESIDERAVI” DEL
SANTO PADRE FRANCESCO
AI VESCOVI, AI PRESBITERI E AI DIACONI, ALLE PERSONE CONSACRATE E AI FEDELI LAICI SULLA FORMAZIONE LITURGICA DEL POPOLO DI DIO – VATICANO, 29 GIUGNO 2022
(Seconda Parte)
8. Se fossimo giunti a Gerusalemme dopo la Pentecoste e avessimo sentito il desiderio non solo di avere informazioni su Gesù di Nazareth, ma di poterlo ancora incontrare, non avremmo avuto altra possibilità se non quella di cercare i suoi per ascoltare le sue parole e vedere i suoi gesti, più vivi che mai. Non avremmo avuto altra possibilità di un incontro vero con Lui se non quella della comunità che celebra. Per questo la Chiesa ha sempre custodito come il suo più prezioso tesoro il mandato del Signore: “fate questo in memoria di me”.
9. Fin da subito la Chiesa è stata consapevole che non si trattava di una rappresentazione, fosse pure sacra, della Cena del Signore: non avrebbe avuto alcun senso e nessuno avrebbe potuto pensare di “mettere in scena” – tanto più sotto gli occhi di Maria, la Madre del Signore – quel momento altissimo della vita del Maestro. Fin da subito la Chiesa ha compreso, illuminata dallo Spirito Santo, che ciò che era visibile di Gesù, ciò che si poteva vedere con gli occhi e toccare con le mani, le sue parole e i suoi gesti, la concretezza del Verbo incarnato, tutto di Lui era passato nella celebrazione dei sacramenti. [1]
La Liturgia: luogo dell’incontro con Cristo
10. Qui sta tutta la potente bellezza della Liturgia. Se la Risurrezione fosse per noi un concetto, un’idea, un pensiero; se il Risorto fosse per noi il ricordo del ricordo di altri, per quanto autorevoli come gli Apostoli, se non venisse data anche a noi la possibilità di un incontro vero con Lui, sarebbe come dichiarare esaurita la novità del Verbo fatto carne. Invece, l’incarnazione oltre ad essere l’unico evento nuovo che la storia conosca, è anche il metodo che la Santissima Trinità ha scelto per aprire a noi la via della comunione. La fede cristiana o è incontro con Lui vivo o non è.
11. La Liturgia ci garantisce la possibilità di tale incontro. A noi non serve un vago ricordo dell’ultima Cena: noi abbiamo bisogno di essere presenti a quella Cena, di poter ascoltare la sua voce, mangiare il suo Corpo e bere il suo Sangue: abbiamo bisogno di Lui. Nell’Eucaristia e in tutti i sacramenti ci viene garantita la possibilità di incontrare il Signore Gesù e di essere raggiunti dalla potenza della sua Pasqua. La potenza salvifica del sacrificio di Gesù, di ogni sua parola, di ogni suo gesto, sguardo, sentimento ci raggiunge nella celebrazione dei sacramenti. Io sono Nicodemo e la Samaritana, l’indemoniato di Cafarnao e il paralitico in casa di Pietro, la peccatrice perdonata e l’emorroissa, la figlia di Giairo e il cieco di Gerico, Zaccheo e Lazzaro, il ladrone e Pietro perdonati. Il Signore Gesù che immolato sulla croce, più non muore, e con i segni della passione vive immortale [2] continua a perdonarci, a guarirci, a salvarci con la potenza dei sacramenti. È il modo concreto, per via di incarnazione, con il quale ci ama; è il modo con il quale sazia quella sete di noi che ha dichiarato sulla croce (Gv 19,28).
12. Il nostro primo incontro con la sua Pasqua è l’evento che segna la vita di tutti noi credenti in Cristo: il nostro battesimo. Non è un’adesione mentale al suo pensiero o la sottoscrizione di un codice di comportamento da Lui imposto: è l’immergersi nella sua passione, morte, risurrezione e ascensione. Non un gesto magico: la magia è l’opposto della logica dei sacramenti perché pretende di avere un potere su Dio e per questa ragione viene dal tentatore. In perfetta continuità con l’incarnazione, ci viene data la possibilità, in forza della presenza e dell’azione dello Spirito, di morire e risorgere in Cristo.
13. Il modo in cui accade è commovente. La preghiera di benedizione dell’acqua battesimale [3] ci rivela che Dio ha creato l’acqua proprio in vista del battesimo. Vuol dire che mentre Dio creava l’acqua pensava al battesimo di ciascuno di noi e questo pensiero lo ha accompagnato nel suo agire lungo la storia della salvezza ogni volta che, con preciso disegno, ha voluto servirsi dell’acqua. È come se, dopo averla creata, avesse voluto perfezionarla per arrivare ad essere l’acqua del battesimo. E così l’ha voluta riempire del movimento del suo Spirito che vi aleggiava sopra (cfr. Gen 1,2) perché contenesse in germe la forza di santificare; l’ha usata per rigenerare l’umanità nel diluvio (cfr. Gen 6,1-9,29); l’ha dominata separandola per aprire una strada di liberazione nel Mar Rosso (cfr. Es 14); l’ha consacrata nel Giordano immergendovi la carne del Verbo intrisa di Spirito (cfr. Mt 3,13-17; Mc 1,9-11; Lc 3,21-22). Infine, l’ha mescolata con il sangue del suo Figlio, dono dello Spirito inseparabilmente unito al dono della vita e della morte dell’Agnello immolato per noi, e dal costato trafitto l’ha effusa su di noi (Gv 19,34). È in quest’acqua che siamo stati immersi perché per la sua potenza potessimo essere innestati nel Corpo di Cristo e con Lui risorgere alla vita immortale (cfr. Rm 6,1-11).
La Chiesa: sacramento del Corpo di Cristo
14. Come il Concilio Vaticano II ci ha ricordato (cfr. Sacrosanctum Concilium, n. 5) citando la Scrittura, i Padri e la Liturgia – le colonne della vera Tradizione – dal costato di Cristo dormiente sulla croce è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa. [4] Il parallelo tra il primo e il nuovo Adamo è sorprendente: come dal costato del primo Adamo, dopo aver fatto scendere su di Lui un torpore, Dio trasse Eva, così dal costato del nuovo Adamo, addormentato nel sonno della morte, nasce la nuova Eva, la Chiesa. Lo stupore è per le parole che possiamo pensare che il nuovo Adamo faccia sue guardando la Chiesa: “Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne” (Gen 2,23). Per aver creduto alla Parola ed essere scesi nell’acqua del battesimo, noi siamo diventati osso dalle sue ossa, carne dalla sua carne.
Da continuare ….
CALENDARIO DELLA VITA PARROCCHIALE
1 sett. |
Matrice: ore 18,30 rosario e S. Messa. |
2 sett. |
Matrice: ore 17, 30 adorazione eucaristica comunitaria. Ore 18,30 rosario e S. Messa. |
3 sett. Sabato |
Matrice: ore 18,30 rosario e S. Messa. |
4 sett. Domenica |
Chiesa Abbazia: ore 08,30 – 11,00, S. Messa. |
5 - 7 sett. |
Matrice: ore 18,30 rosario e S. Messa. |
8 sett. |
Natività della B.V.M. Inizio della Novena della B. V. Maria Addolorata: Matrice: ore 18,30 rosario, coroncina e S. Messa. |
9 sett. |
Matrice: ore 17, 30 adorazione eucaristica comunitaria. Ore 18, 30 rosario, coroncina e S. Messa. |
10 sett. Sabato |
Matrice: ore 18,30 rosario, coroncina e S. Messa. |
11 sett. Domenica |
Matrice: ore 08,30 – 11,00, S. Messa. |
12 - 13 sett. |
Matrice: ore 18,30 rosario, coroncina e S. Messa. |
14 sett. Mercoledì |
Esaltazione della S. Croce. Matrice: Ore 18,30 rosario, coroncina e S. Messa. |
15 sett. Giovedì |
B. V. Maria Addolorata. Matrice: ore 18,30 rosario, coroncina e S. Messa. |
16 sett. |
Matrice: ore 17, 30 adorazione eucaristica comunitaria. Ore 18,30 rosario, coroncina e S. Messa. |
17 sett. Sabato |
Matrice: ore 18,30 rosario e S. Messa a cui seguirà la processione della Vergine Addolorata. |
18 sett. Domenica |
Matrice: ore 08,30 – 11,00, S. Messa. |
19 – 23 sett. |
Esercizio Spirituale per P. Emeka presso la “Domus Seraphica” di Nicolosi. |
24 sett. Sabato |
Matrice: ore 18,30 rosario e S. Messa. |
25 sett. Domenica |
Matrice: ore 08,30 – 11,00, S. Messa. |
26 - 28 sett. |
Matrice: ore 18,30 rosario e S. Messa. |
29 sett. Giovedì |
Ss. Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Matrice: Ore 18, 30 rosario e S. Messa. |
30 sett. |
Matrice: ore 17, 30 adorazione eucaristica comunitaria. Ore 18,30 rosario e S. Messa. |
COMUNICAZIONI
Sac. Emeka A. Udechukwu
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