Programma Ottobre 2022
LETTERA APOSTOLICA “DESIDERIO DESIDERAVI” DEL
SANTO PADRE FRANCESCO
AI VESCOVI, AI PRESBITERI E AI DIACONI, ALLE PERSONE CONSACRATE E AI FEDELI LAICI SULLA FORMAZIONE LITURGICA DEL POPOLO DI DIO – VATICANO, 29 GIUGNO 2022
(Terza Parte)
15. Senza questa incorporazione non vi è alcuna possibilità di vivere la pienezza del culto a Dio. Infatti, uno solo è l’atto di culto perfetto e gradito al Padre, l’obbedienza del Figlio la cui misura è la sua morte in croce. L’unica possibilità per poter partecipare alla sua offerta è quella di diventare figli nel Figlio. È questo il dono che abbiamo ricevuto. Il soggetto che agisce nella Liturgia è sempre e solo Cristo-Chiesa, il Corpo mistico di Cristo.
Il senso teologico della Liturgia
16. Dobbiamo al Concilio – e al movimento liturgico che l’ha preceduto – la riscoperta della comprensione teologica della Liturgia e della sua importanza nella vita della Chiesa: i principi generali enunciati dalla Sacrosanctum Concilium così come sono stati fondamentali per l’intervento di riforma, continuano ad esserlo per la promozione di quella partecipazione piena, consapevole, attiva e fruttuosa alla celebrazione (cfr. Sacrosanctum Concilium, nn. 11. 14), “prima e indispensabile fonte dalla quale i fedeli possono attingere il genuino spirito cristiano” ( Sacrosanctum Concilium, n. 14). Con questa lettera vorrei semplicemente invitare tutta la Chiesa a riscoprire, custodire e vivere la verità e la forza della celebrazione cristiana. Vorrei che la bellezza del celebrare cristiano e delle sue necessarie conseguenze nella vita della Chiesa, non venisse deturpata da una superficiale e riduttiva comprensione del suo valore o, ancor peggio, da una sua strumentalizzazione a servizio di una qualche visione ideologica, qualunque essa sia. La preghiera sacerdotale di Gesù nell’ultima Cena perché tutti siano una cosa sola (Gv 17,21), giudica ogni nostra divisione attorno al Pane spezzato, sacramento di pietà, segno di unità, vincolo di carità.
La Liturgia: antidoto al veleno della mondanità spirituale
17. Ho più volte messo in guardia rispetto ad una pericolosa tentazione per la vita della Chiesa che è la “mondanità spirituale”: ne ho parlato diffusamente nell’Esortazione Evangelii gaudium (nn. 93-97), individuando nello gnosticismo e nel neo-pelagianesimo i due modi tra loro connessi che la alimentano. Il primo riduce la fede cristiana in un soggettivismo che chiude l’individuo “nell’immanenza della propria ragione o dei suoi sentimenti” (Evangelii gaudium, n. 94). Il secondo annulla il valore della grazia per confidare solo sulle proprie forze, dando luogo “ad un elitarismo narcisista e autoritario, dove invece di evangelizzare si analizzano e si classificano gli altri, e invece di facilitare l’accesso alla grazia si consumano le energie nel controllare” (Evangelii gaudium, n. 94). Queste forme distorte del cristianesimo possono avere conseguenze disastrose per la vita della Chiesa.
18. Da quanto ho voluto sopra ricordare risulta evidente che la Liturgia è, per la sua stessa natura, l’antidoto più efficace contro questi veleni. Ovviamente parlo della Liturgia nel suo senso teologico e non certo – già Pio XII lo affermava – come cerimoniale decorativo o mera somma di leggi e di precetti che regolano il culto. [6]
19. Se lo gnosticismo ci intossica con il veleno del soggettivismo, la celebrazione liturgica ci libera dalla prigione di una autoreferenzialità nutrita dalla propria ragione o dal proprio sentire: l’azione celebrativa non appartiene al singolo ma a Cristo-Chiesa, alla totalità dei fedeli uniti in Cristo. La Liturgia non dice “io” ma “noi” e ogni limitazione all’ampiezza di questo “noi” è sempre demoniaca. La Liturgia non ci lascia soli nel cercare una individuale presunta conoscenza del mistero di Dio, ma ci prende per mano, insieme, come assemblea, per condurci dentro il mistero che la Parola e i segni sacramentali ci rivelano. E lo fa, coerentemente con l’agire di Dio, seguendo la via dell’incarnazione, attraverso il linguaggio simbolico del corpo che si estende nelle cose, nello spazio e nel tempo.
20. Se il neo-pelagianesimo ci intossica con la presunzione di una salvezza guadagnata con le nostre forze, la celebrazione liturgica ci purifica proclamando la gratuità del dono della salvezza accolta nella fede. Partecipare al sacrificio eucaristico non è una nostra conquista come se di questo potessimo vantarci davanti a Dio e ai fratelli. L’inizio di ogni celebrazione mi ricorda chi sono chiedendomi di confessare il mio peccato e invitandomi a supplicare la beata sempre Vergine Maria, gli angeli, i santi e tutti i fratelli e le sorelle, di pregare per me il Signore: non siamo certo degni di entrare nella sua casa, abbiamo bisogno di una sua parola per essere salvati (cfr. Mt 8,8). Non abbiamo altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo (cfr. Gal 6,14). La Liturgia non ha nulla a che vedere con un moralismo ascetico: è il dono della Pasqua del Signore che, accolto con docilità, fa nuova la nostra vita. Non si entra nel Cenacolo se non che per la forza di attrazione del suo desiderio di mangiare la Pasqua con noi: Desiderio desideravi hoc Pascha manducare vobiscum, antequam patiar (Lc 22,15). Da continuare ….
CALENDARIO della vita parrocchiale
1° ottobre |
Matrice: Ore 18, 00 seconda conversazione sull’apocalisse e Messa. |
2 Ottobre Domenica |
Matrice Ore 08,30 – 11, 00. S. Messa. |
3 Ottobre |
Chiesa S. Francesco: Ore 18,00 rosario, coroncina a S. Francesco e S. Messa. |
4 Ottobre |
Solennità di S. Francesco d’Assisi. Chiesa S. Francesco: Ore 18,00 rosario e S. Messa. |
5- 6 Ottobre |
Chiesa S. Francesco: Ore 18,00 rosario e S. Messa. |
7 Ottobre |
Beata Vergine del Rosario. Chiesa S. Francesco: Ore 17, 00 adorazione eucaristica comunitaria. Ore 18,00 rosario e S. Messa. Ore 12, 00 - Supplica alla Madonna di Pompei. |
8 Ottobre |
Chiesa S. Francesco: Ore 18,00 rosario e S. Messa. |
9 Ottobre Domenica |
Matrice Ore 08,30. Ore 11, 00. S. Messa presieduta dall’Arcivescovo Giovanni Accolla nel corso della quale i cresimandi riceveranno il sacramento della Confermazione. |
10 - 13 Ott. |
Chiesa S. Francesco: Ore 18,00 rosario e S. Messa. |
14 Ottobre |
Chiesa S. Francesco: Ore 17, 00 adorazione eucaristica comunitaria. Ore 18,00 rosario e S. Messa. |
15 Ottobre |
Chiesa S. Francesco: Ore 18,00 rosario e S. Messa. |
16 Ottobre Domenica |
Matrice Ore 08,30 – 11, 00. S. Messa. Consegna del Mandato ai Catechisti nella S. Messa delle ore 11, 00. |
17 - 20 Ott. |
Chiesa S. Francesco: Ore 18,00 rosario e S. Messa. |
21 Ottobre |
Chiesa S. Francesco: Ore 17, 00 adorazione eucaristica comunitaria. Ore 18,00 rosario e S. Messa. |
22 Ottobre
|
Chiesa S. Francesco: Ore 18,00 rosario e S. Messa. Ore 17, 00, S. Giovannino: Catechismo S. Cresima. |
23 Ottobre Domenica |
Matrice: Ore 08,30 – 11, 00. S. Messa. Ore 9, 30, Casa Canonica (Piazza Duomo): catechismo Prima Comunione. Ore 9, 45, S. Giovannino: catechismo I, II e III elementari. |
24 – 27 Ott. |
Chiesa S. Francesco: Ore 18,00 rosario e S. Messa. |
28 Ottobre |
Chiesa S. Francesco: Ore 17, 00 adorazione eucaristica comunitaria. Ore 18, 00 rosario e S. Messa. |
29 Ottobre
|
Chiesa S. Francesco: Ore 18,00 rosario e S. Messa. Ore 17, 00, S. Giovannino: Catechismo S. Cresima. |
30 Ottobre Domenica |
Matrice Ore 08,30 – 11, 00. S. Messa. Ore 9, 30, Casa Canonica (Piazza Duomo): catechismo Prima Comunione. Ore 9, 45, S. Giovannino: catechismo I, II e III elementari. |
31 Ott. |
Chiesa S. Francesco: Ore 17,00 rosario e S. Messa. |
COMUNICAZIONI
5. Riprenderemo il cammino di catechismo dei diversi gruppi sabato 22 ottobre 2022:
Ø I, II e III elementari (ogni domenica, all’orario stabilito)
Ø Prima comunione (ogni domenica, all’orario stabilito)
Ø Santa Cresima (due volte al mese - all’orario stabilito)
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